T.A.C. 3D

La nuova T.C. Cone Beam (Tomografia computerizzata a fascio conico) viene realizzata mediante dei fasci di raggi X a forma di cono e permette di ottenere immagini di ottima qualità.

Rispetto alla tradizionale T.A.C. (tomografiatomografia assiale computerizzata), si esegue con apparecchi radiologici con dosi di raggi inferiori (fino a 30 volte meno) ottenendo inoltre immagini tridimensionali.

 

T.C. Cone Beam T.A.C. 3D Tradate

 

Quando serve?

Serve a realizzare un esame a scopo diagnostico in 3D del complesso craniale utile sia in odontoiatria sia per la chirurgia maxillo-facciale.

 

Quali sono i vantaggi?

  • Una dose di radiazioni molto inferiore rispetto a quella a cui si viene sottoposti con una T.A.C. convenzionale, fino a 30 volte in meno;
  • — con un unico esame e un'unica scansione si possono ottenere sia informazioni radiografiche tradizionali (come la panoramica) sia studiare i seni paranasali e l'articolazione temporo-mandibolare;
  • — i nuovi software permettono di ricostruire in 3D la sezione del cranio d'interesse dando una visione importante dell'anatomia del paziente;
  • — in caso di successivi interventi di implantologia il professionista può mostrare al paziente in modo semplice una simulazione del posizionamento futuro, lavorando sulla mandibola "virtuale";
  • — si risolve il senso di claustrofobia generato dai macchinari per le T.A.C. tradizionali perché in questo caso il paziente sta in piedi o seduto di fronte ad una macchina di dimensioni ridotte.

Quando è necessaria?

La T.C. Cone Beam è indicata in molti campi odontoiatrici e maxillo-facciali. Per fare alcuni esempi:

  • — estrazione di elementi dentali inclusi;
  • — dà la possibilità di valutare la quantità e la qualità ossea disponibile per interventi di implantologia;
  • — consente di individuare e tracciare l’andamento di strutture nervose di rilievo;
  • — permette di eseguire interventi di implantologia “computer guidati”;
  • — consente una migliore programmazione clinica in ortodonzia;
  • — ha utilità anche in campo oncologico, permettendo di definire l’estensione di processi espansivi ed eventuali compromissioni anatomiche.

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